Crisi d'Azienda?
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La riforma del 2006 ha richiamato l’attenzione soprattutto l’art. 182 bis, in tema di accordi di ristrutturazione dei debiti.
A tal fine, è attribuita al debitore la facoltà di depositare un accordo di ristrutturazione dei debiti, stipulato con i creditori rappresentanti almeno il sessanta per cento dei crediti, unitamente ad una relazione redatta da un esperto sull'attuabilità dell'accordo stesso, con particolare riferimento alla sua idoneità ad assicurare il regolare pagamento dei creditori estranei.
L'accordo è pubblicato nel registro delle imprese, in modo che sia i creditori che ogni altro interessato siano in grado di proporre opposizione entro trenta giorni dalla pubblicazione stessa. Il Tribunale, una volta decise le opposizioni, procede all'omologazione con decreto motivato.
L'accordo acquista efficacia dal giorno della sua pubblicazione nel registro delle imprese.
Importantissimo è il ruolo del così detto “Piano di risanamento Attestato”, previsto dall’art. 67 comma 3 lett. d).
Il Piano Attestato prevede un percorso protetto di uscita dalla crisi, che l’imprenditore, i creditori e i terzi possono intraprendere con relativa sicurezza a condizione che sussista una ragionevole certezza che il percorso conduca all’integrale pagamento di tutti coloro che non abbiano scelto di accordarsi con il debitore, all’integrale pagamento, cioè, dei c.d. creditori estranei.
Tutto lo strumento si fonda sulla figura-chiave del Professionista, iscritto nell’albo dei revisori contabili, che attesta l’idoneità del piano a conseguire lo scopo.
Si tratta di una grande responsabilità e anche di una grande opportunità di lavoro per il Professionista meno legato al “vecchio” sistema, il Professionista cioè che sa che è finita l’epoca in cui, nella materia della crisi d’impresa, il lavoro giungeva dal Tribunale, mentre è iniziata quella in cui il lavoro arriva, ai più qualificati, dalle imprese alla ricerca di soluzioni per la loro crisi, attuale o imminente.
I presupposti del piano attestato:
- scelta del professionista attestatore;
- rapporti fra professionista attestatore e advisor;
- contenuto del piano e contenuto dell’attestazione;
- attestazione “condizionata”;
- monitoraggio del piano ed effetti degli scostamenti fra previsioni e realtà;
- ruolo dell’attestatore nella fase di monitoraggio;
- riattestazione del piano rivelatosi non fattibile e ruolo dell’originario attestatore
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